domenica 27 dicembre 2020

Step 28: La sintesi finale - final summary

Il pluviometro, detto anche ietometro, è uno strumento utilizzato in meteorologia per misurare l’altezza della precipitazione atmosferica (Step 1, Step 14).  
La Meteorologia (Step 4) inizia nell'antica Grecia, con i primi trattati scritti da Arato, Teofrasto e Aristotele, attorno al 250 a.C. L’uomo, sin dalle origini, si è preoccupato di conoscere e comprendere il tempo atmosferico. Nella cultura romana vi sono diverse iconografie connesse agli dei, in particolare per quanto riguarda Marte, in greco Ares, che secondo la mitologia romana più arcaica, era anche il dio del tuono, della pioggia, della natura e della fertilità (Step 6). Vi sono anche miti legati alla meteorologia e alle precipitazioni, come ad esempio il mito del diluvio universale (Step 7). Il simbolo rappresentato dalla pioggia e dal contenitore è stato ripreso anche nel 1987 per la realizzazione di un francobollo in Corea (Step 18). 
In tempi più moderni, con l'avvento di Internet e di siti specializzati, tale scienza ha reso possibile la nascita di centinaia e centinaia di piccole stazioni meteorologiche anche amatoriali che hanno ampliato la rete di rilevamento. Il pluviometro  nacque, con quasi assoluta certezza, da una intuizione scientifica di Padre Benedetto Castelli a Perugia nel 1631 (Step 9, Step 15).
La foto più antica a noi pervenuta fa riferimento al pluviometro costruito dal Sig. Rosario Caruso, che iniziò a funzionare nel marzo del 1851. Lo strumento di Caruso continuò ad essere utilizzato, fino al 1953 (Step 2, Step 24).
Il pluviometro è essenzialmente formato da un imbuto, chiamato anche collettore o ricevitore, la cui apertura delimita la superficie attraversata dalla precipitazione, ossia la sezione pluviometrica, e da un recipiente, detto raccoglitore (Step 3). Infine, l’altezza della precipitazione è determinata misurando il volume dell’acqua raccolta e dividendo quest'ultimo valore per l’area della sezione del recipiente (Step 16). Solitamente è realizzato mediante l'utilizzo di un solo materiale: la plastica. Infatti, si tratta di un materiale economico e facile da lavorare, che consente la realizzazione della forma perfetta per contenere la pioggia (Step 8). Le case produttrici di pluviometri più famose sono: Netatmo, Bresser Corporation, TFA Dostmann e Blomus (Step 11, Step 17). Tuttavia, vi sono anche pluviometri digitali, composti in acciaio, o plastica, e alimentati da pile al litio, essi sono ovviamente impermeabili. Il principale produttore di pluviometri digitali è Meteo System S.R.L., ossia un'azienda specializzata in sistemi e servizi per la meteorologia (Step 20). Tali marchi, oltre ad essere famosi, sono spesso visibili in inserzioni pubblicitarie, in particolare su vari siti internet in cui compaiono annunci relativi ad Amazon (Step 13).

Lo strumento in questione, nonostante le varie tipologie in commercio, necessita di particolari accortezze, in riferimento al suo principio fisico (Step 5). Per utilizzarlo occorre una corretta installazione, ponendolo ad almeno 2 metri di altezza dal suolo e il più possibile lontano da ostacoli che potrebbero falsare la misurazione, vi sono infatti diversi libri che trattano tale argomento (Step 10). Inoltre, per essere sicuri di aver fatto un buon lavoro occorrerà seguire un ultimo accorgimento: disporre il pluviometro in piano. Per far questo è sufficiente una comune livella, infatti, un pluviometro esattamente orizzontale rispetto al terreno diminuisce notevolmente gli errori di misurazione in caso di precipitazioni accompagnate da forti raffiche di vento (Step 22, Step 23).
Dopodiché bisognerà aspettare che il contenitore raccolga l'acqua piovana. Al termine della precipitazione atmosferica si procede con i calcoli per determinare quanti litri di pioggia sono caduti al suolo.
L'unità di misura della pioggia è il millimetro, infatti bisogna tener conto della seguente equivalenza:
1 mm = 1 litro di pioggia su una superficie di 1 metro quadrato.
Dunque, al termine di un temporale il pluviometro ha raccolto un totale di millimetri di pioggia, che corrispondono esattamente a quanti litri di pioggia sono caduti per 1 metro quadrato di superficie (Step 19).
Un fenomeno rilevante riguardante le precipitazioni è quello delle piogge acide, infatti le acque di precipitazione quando raggiungono il terreno non sono mai pure, in quanto, durante la formazione delle nubi e la successiva precipitazione, nelle gocce d'acqua si sciolgono le sostanze presenti nell'atmosfera sotto forma gassosa e sotto forma di particelle. Tra i diversi gas vi sono anche gli inquinanti, alcuni dei quali sono i cosiddetti “acidi”, in quanto una volta disciolti nelle acque meteoriche ne provocano l'acidificazione, ovvero ne abbassano il valore di pH. Per questo motivo l’acqua piovana in condizioni normali non è neutra (pH 7), ma risulta debolmente acida (pH 5.6) e il pluviometro deve essere realizzato con materiali spessi e resistenti per favorire un utilizzo prolungato dello strumento (Step 26).
Una particolarità dello strumento è il fatto che possa essere realizzato con materiali economici e riciclati, pertanto anche siti come "Green Planet 4 Kids" propongono attività creative ed ecologiche per bambini su cui come realizzare di un pluviometro (Step 21).
In conclusione, il pluviometro è uno strumento utilizzato per la misurazione dei litri di pioggia caduti al suolo, esso riveste un ruolo di particolare rilevanza per l'agricoltura e per la prevenzione dei danni (Step 27). 

Step 27: La mappa concettuale - Conceptual map

La seguente mappa concettuale è stata disegnata secondo il metodo della rete neurale, in cui i concetti riportati rappresentano i nodi della rete di connessioni. 


Step 26: La chimica e gli strumenti scientifici - chemistry and scientific instruments

Il pluviometro è uno strumento utilizzato per misurare la pioggia, pertanto il tema analizzato in questo post è collegato alle precipitazioni, in particolare, si parlerà delle piogge acide.

Le acque di precipitazione quando raggiungono il terreno non sono mai pure, in quanto, durante la formazione delle nubi e la successiva precipitazione, nelle gocce d'acqua si sciolgono le sostanze presenti nell'atmosfera sotto forma gassosa e sotto forma di particelle. Tra i diversi gas che seguono questo destino vanno annoverati sia gli inquinanti primari che quelli secondari.



I principali inquinanti primari sono quelli emessi nel corso dei processi di combustione di qualunque natura, cioè il monossido di carbonio, il biossido di carbonio, gli ossidi di azoto (principalmente sotto forma di monossido di azoto), le polveri e gli idrocarburi incombusti. Nel caso in cui i combustibili contengano anche zolfo, si ha inoltre emissione di anidride solforosa.

Dopo la loro emissione in atmosfera, gli inquinanti primari sono soggetti a processi di diffusione, trasporto e deposizione. Subiscono inoltre dei processi di trasformazione chimico-fisica che possono portare alla formazione degli inquinanti secondari, nuove specie chimiche che spesso risultano più tossiche e di più vasto raggio d'azione dei composti originari.

Alcuni di questi inquinanti, quali l'anidride carbonica, l'anidride solforosa e gli ossidi di azoto, vengono detti “acidi” in quanto una volta disciolti nelle acque meteoriche ne provocano l'acidificazione, ovvero ne abbassano il valore di pH.

I gas responsabili delle precipitazioni acide sono presenti nell’atmosfera anche per cause naturali quali eruzioni vulcaniche, temporali, processi di decomposizione organica, respirazione di piante e animali.

Per questo motivo l’acqua piovana in condizioni normali non è neutra (pH 7), ma risulta debolmente acida (pH 5.6).

Fonti: http://www.arpa.fvg.it/export/sites/default/hp/download/Caratteristiche-precipitazioni-Pordenone.pdf;  http://www.meteoam.it/page/analisi-chimica-precipitazioni

venerdì 11 dicembre 2020

Step 25: Cose personali - Personal Things

L'oggetto che riguarda il passato è una macchina giocattolo che mi è stata regalata da un parente durante le festività natalizie, quando ancora frequentavo la scuola primaria.

L'oggetto strumento del proprio fare quotidiano è invece rappresentato dagli occhiali da vista che utilizzo ogni giorno, a causa della miopia e per lavorare al pc.

L'oggetto che ha una funzione di previsione/progetto del futuro è il cosiddetto "corno napoletano", il quale nella cultura partenopea rappresenta un porta fortuna.







venerdì 27 novembre 2020

domenica 22 novembre 2020

Step 23: La normativa - Legislation


UNI 11542:2012: dal 12 luglio 2012 è in vigore tale norma,  che stabilisce come misurare l’accuratezza dei pluviometri che misurano l’intensità di pioggia e definisce una classificazione dei sensori stessi in base alle loro performance.


Il Certificato di Attribuzione della Classe secondo la norma UNI11452:2012 deve essere redatto in conformità ai requisiti specificati dalla UNI EN ISO 10012:2004, a seguito dell’utilizzo di macchinari specifici per i test.


DIN 58667: norma riguardante gli strumenti meteorologici, in particolare il pluviometro.

CEI EN 61326: la norma specifica i requisiti minimi per l'immunità e l'emissione, per quanto riguarda la compatibilità elettromagnetica, di apparecchiature elettriche funzionanti con alimentazione dalla rete o a batteria, con tensioni inferiori a 1000 V in c.a. o 1500 V in c.c., o direttamente dal circuito sottoposto a prova, previste per uso professionale, educativo e per i processi e la produzione industriali, comprese le apparecchiature e i dispositivi di calcolo. Riguarda, infatti, i pluviometri digitali.


Fonti:  https://www.cae.it/ita/news/cosa-distingue-un-pluviometro-certificato-secondo-la-norma-uni-sullintensita-di-pioggia-nw-1014.html; https://standards.globalspec.com/std/1899056/DIN%2058667;
https://standards.globalspec.com/std/1500576/en-61326-1; 

 

Step 22: Un manuale d'uso - User manual

Il pluviometro è costituito da un imbuto sul quale è incisa una scala graduata, e nella parte superiore vi è una zona più ampia per raccogliere comunque la pioggia che superi il fondo scala.
Per utilizzarlo occorre una corretta installazione, ponendolo ad almeno 2 metri di altezza dal suolo e il più possibile lontano da ostacoli che potrebbero falsare la misurazione.
Inoltre, per essere sicuri di aver fatto un buon lavoro occorrerà seguire un ultimo accorgimento: disporre il pluviometro in piano. Per far questo è sufficiente una comune livella, infatti, un pluviometro esattamente orizzontale rispetto al terreno diminuisce notevolmente gli errori di misurazione in caso di precipitazioni accompagnate da forti raffiche di vento.
Dopodiché bisognerà aspettare che il contenitore raccolga l'acqua piovana. Al termine della precipitazione atmosferica si procede con i calcoli per determinare quanti litri di pioggia sono caduti al suolo.

L'unità di misura della pioggia è il millimetro, infatti bisogna tener conto della seguente equivalenza:
1 mm = 1 litro di pioggia su una superficie di 1 metro quadrato.
Dunque, al termine di un temporale il pluviometro ha raccolto un totale di millimetri di pioggia, che corrispondono esattamente a quanti litri di pioggia sono caduti per 1 metro quadrato di superficie.




Step 21: Nei fumetti - Comics


"Green Planet 4 Kids" è un sito che si occupa di proporre, tramite fumetti e altri disegni, attività creative ed ecologiche per bambini. Tra le vignette presenti nel sito, vi è una breve storia dedicata alla realizzazione di un pluviometro riutilizzando una bottiglia di plastica.

"Cartoon Stock" è un sito in cui vengono pubblicate brevi vignette sarcastiche, tra le quali si cita anche il pluviometro.



All'interno della pubblicazione di "Waikato Times" del 2010 - autore Allan Charles - viene rappresentato un contadino osserva il suo pluviometro, la vignetta si riferisce alla necessità di pioggia nell'area del Taranaki in Nuova Zelanda.


Fonti: https://greenplanet4kids.com/comic-strip/eco-friendly-recycle-tips-rain-gauge; https://www.cartoonstock.com/directory/r/rain_gauge.asp; https://natlib.govt.nz/records/22879210

Step 20: Il marchio - Brand name


Meteo System S.R.L. è un'azienda specializzata in sistemi e servizi per la meteorologia, tra cui pluviometri.


domenica 15 novembre 2020

Step 19: L'abbecedario

Acqua (piovana)
Benedetto Castelli (inventore)
Contenitore
Digitale (tipologia di pluviometro)
Evaporazione
Frequenza
Gradazione (in millimetri)
H simbolo che indica l'altezza della pioggia
Indice
Livello (dell'acqua)
Meteorologia
Netatmo (costruttore)
Orario (segnalato nel pluviometro digitale)
Pioggia
Quantità
Raccoglitore
Strumento
Tempo
Unità
Variazione (della quantità di acqua raccolta)
Z-wave (sistema di automazione del pluviometro)
 

mercoledì 11 novembre 2020

Step 18: Il francobollo - Stamp

 

Il francobollo coreano rappresenza la pioggia ed un contenitore, che simboleggia il pluviometro, che raccoglie la pioggia caduta. Esso appartiene ad una serie di francobolli scientifici del 1987 ed è stato stampato da Korea Security Printing and Minting Corporation.

Fonti: https://koreastamp.epost.go.kr/sp/eg/speg0302.jsp?tbsmh15seqnum=1555&tbsmh01seqnum=3079&page_num=153&yearCode=&strKey=&strKeyword=

Step 17: I brevetti - Patents

Il brevetto è un attestato, concesso da apposito ufficio, che garantisce la priorità e il diritto esclusivo di sfruttamento industriale di un'invenzione, oppure l'uso di un marchio d'impresa o di un modello.
 

Tra i brevetti riguardanti il pluviometro troviamo, in ordine cronologico: 
 
1966 - Brevetto delle Nazioni Unite18 Gennaio, US3229519A.
 
1991 - Pluviometro elettronico Romania, RO106928B1, Mihai Antoniu, Eduard Antoniu.
 
2012 - Pluviometrio meccanico modulare, Brasile, BR102012004876A2.
 
2013 - Domanda internazionale pubblicata ai sensi del trattato di ecooperazione (PCT) del numero di publicazione internazionale WO2013/098437A2.

2016 - Pluviometro con trasmissione gprs, Romania, Constantin-Marin Antohi, Catrinel-Raluca Giurma-Handley, Dorin Cotiuşcă-Zaucă, Petru Cercel, Cristian Aghion; BR102012004876A2.
 
Fonti: https://patentimages.storage.googleapis.com/d2/0e/56/d2e9ed97d2b01f/WO2013098437A2.pdf; https://patentimages.storage.googleapis.com/cf/b2/f1/e96706392359cd/US3229518.pdf;


Step 16: Anatomie - Anatomies

 



Step 15: I numeri - Numbers

Storia:
- 400 A.C.: misurazioni della pioggia sono state riportate nella letteratura antica, in India furono descritte nell'Arthashastra;
- 200 A.C.: in Palestina furono descritte le misurazioni della pioggia nella Mishnah;
- 1247: anno in cui in Cina le misurazioni della pioggia furono riportate da Qin Jiushao; 
- 1441: il primo pluviometro standardizzato fu costruito in Corea nel 1441 dal principe Munjong, figlio del re Sejong il Grande;
- 1639 : Benedetto Castelli, allievo di Galileo, effettuò misure delle precipitazioni mediante un recipiente cilindrico in vetro, in cui misurava il livello dell'acqua dopo la pioggia.
Numeri dell'oggetto:
- 1 Litro: capacità minima;
- 50 ml: graduati;
- 5: la suddivisione dei millimetri.
 
Fonti: http://www.meteoinmolise.com/come-costruire-un-pluviometro/30014/; http://www.meteoweb.eu/2012/01/il-fascino-del-pluviometro-manuale-storia-di-un-rapporto-tutto-cuore/110001/.

Step 14: La tassonomia - Taxonomy



 

Step 13: La pubblicità - Spot

In primo luogo è il caso di sottolineare che sul mercato odierno puoi trovare diversi tipi di pluviometri, soprattutto per quanto riguarda il livello tecnologico. Considera che fino a qualche anno fa venivano ancora impiegati degli strumenti analogici, mentre oggi il digitale ha invaso anche questo settore. 
I pluviometri vengono venduti in particolar modo via internet, soprattutto vegono sfruttati gli annunci pubblicitari del sito amazon. 
 
 

Fonti: https://ilmioprato.com/pluviometro-migliori-prodotti-opinioni-e-prezzi#Recensione_dei_Migliori_Pluviometri; https://www.amazon.it/s?k=pluviometro+amazon&adgrpid=69314648573&gclid=CjwKCAiAtK79BRAIEiwA4OskBkSVjme65xNx7EEFw_3q6_Dq8NJHgPcvzOyhuTHgcQYnP5BroP3isBoCNSMQAvD_BwE&hvadid=345439967233&hvdev=c&hvlocphy=1008857&hvnetw=g&hvqmt=e&hvrand=12520924406912207808&hvtargid=kwd-343897847168&hydadcr=24693_1822276&tag=slhyin-21&ref=pd_sl_8btv9v93zl_e

sabato 31 ottobre 2020

Step 11: I Costruttori - Builders

Le case costruttrici di pluviometri e altri strumenti metereologici, più famose, sono le seguenti:
  • Netatmo: è una società francese che produce dispositivi per la casa intelligente. Fondata nel 2011, ha lanciato una varietà di prodotti tra cui varie telecamere di sicurezza, sensori meteorologici personali e un rilevatore di fumo collegato a Internet.
  • La Bresser Corporation: è un produttore tedesco di binocoli, telescopi e microscopi, fondata nel 1957.
  • TFA Dostmann: con una gamma di oltre mille strumenti meteorologici e di misurazione diversi, TFA Dostmann GmbH & Co. KG è una delle aziende leader del settore in Europa. Fondata nel 1964, l’azienda è a conduzione familiare ed è gestita da Axel Dostmann dal 1993.  La sede centrale dell’azienda si trova a Reicholzheim (vicino a Wertheim, Germania) e impiega circa 100 persone. In genere, TFA elabora circa 80.000 ordini all’anno, l’equivalente di 6,5 milioni di vendite di prodotti ai consumatori in 80 paesi diversi.
  • Blomus: le origini dell'odierna azienda risalgono al 1921 in Germania. Questo fu l'anno in cui Karl Scheffer-Klute fondò una società chiamata SKS Sundern. Tra gli anni Sessanta e gli anni Ottanta, SKS-Design ha sviluppato molti diversi prodotti in metallo decorativi e pratici. Poi, tra il 1970 e il 1980, l'azienda ha acquisito un rivale dell'industria del peltro, diventando così leader di mercato nel settore degli articoli in peltro e degli accessori. Nel 1989, SKS è stata divisa in SKS-Metaplast e SKS-Design.

Step 10: I libri - Books

Bibliografia di riferimento:
 
René CARMONA, Indifference Pricing: Theory and Application Princeton University Press, 2009.

Gerard-J. PROULX, Standard Dictionary of Meteorological Sciences: English-French / French-English, McGill-Queen's University Press, 1971. 
 
José Miguel FARINA, Humedales costeros de Chile: Aportes científicos a su gestión sustentable, Ediciones UC, 2012.

Yagmur DERIN and Koray K. YILMAZ, Evaluation of Multiple Satellite-Based Precipitation Products over Complex Topography, in «Journal of Hydrometeorology», Anno 1919, Vol 15.
 
BECCHI, I., “Sulla possibilità di migliorare le misure pluviometriche”. Pubbl. Istituto di Idraulica Università di Genova, 1970.
 
CALDER, I.R. KIDD, A., “Note on the dynamic calibration of Tipping-Bucket gauges”.J. Hydrology, 1978.

MARSALEK, J., “Calibration of the tipping bucket raingage”. J. Hydrology 53, 1981.

MAKSIMIVIC, C. RADOJKOVIC, M. (1986). “Urban Drainage Catchments”. Pergamon Press.

NIEMCZYNOWICZ, J, “The dynamic calibration of tipping-bucket raingauges”. Nordic Hydrol. 17,
1986.

LOMBARDO, F. STAGI, L. (1997).“Dinamic calibration of rain gauges in order to check errors due to hevy rainrates”. Poster in Conference “Water in the Mediterranean” – Istambul Nov.97

DA DEPPO, L., “Sugli errori sistematici dei pluviografi a bilancia”. Convegno sulle metodologie di acquisizione e apparecchiature per la misura delle grandezze idrologiche e marittime, Napoli
1977.

PAGLIARA, S. VITI, “Taratura dinamica di un sensore di precipitazione a vaschette basculanti”. Bollettino Geofisico,
1994. 
 
STAGI, L., “Strumento per la generazione di portata costante”. Quaderni di Laboratorio dell’Istituto dell’Idraulica dell’Università di Genova, 1996.
  

domenica 25 ottobre 2020

Step 9: Gli Inventori - The Inventors

Il pluviometro  nacque, con quasi assoluta certezza, da una intuizione scientifica di Padre Benedetto Castelli a Perugia nel 1631.

Quell'anno era stato particolarmente duro per i contadini umbri a causa della “gran siccità di molti mesi”: non pioveva e il livello del lago Trasimeno si era abbassato. I mulini della zona avevano dovuto bloccare la loro attività, con gravissimi danni per la popolazione rurale. Anche allora si doveva fare i conti con i cambiamenti climatici o, per essere più precisi, con fenomeni meteorologici anomali o estremi, che hanno sempre accompagnato la storia dell’umanità. Gli scienziati di allora, ci testimonia padre Castelli e il suo carteggio con Galileo, non indulgevano però in catastrofismi o nella caccia al colpevole: osservavano e studiavano la natura per vedere come aiutare la popolazione a convivere con questi fenomeni.

Benedetto Castelli, insigne benedettino discepolo, amico fedele e strenuo difensore del Sommo Pisano Galileo, nacque a Brescia nel 1578 ed entrò a diciassette anni nell’Ordine benedettino. Della sua vita nei primi trenta anni non si hanno molte notizie certe. È probabile, ma non sicuro, che passò qualche anno a Firenze accanto a Galileo, prima di insegnare Matematica a Pisa dal 1613 e di essere chiamato da Papa Urbano VIII, dal 1626 alla Sapienza di Roma. 

E' possibile trovare una bibliografia più dettagliata di Benedetto Castelli al seguente sito: https://www.liberliber.it/online/autori/autori-c/benedetto-castelli/.

 
Fonti: blueplanetheart.it; Biblioteca Idraulica Italiana; liberliber.it.
 

Step 8: Materiali - Materials

Il pluviometro è lo strumento utilizzato per misurare la quantità di pioggia caduta. Esso fa parte della dotazione di strumenti principali di una comune stazione meteorologica. Il pluviometro, per poter registrare correttamente il livello delle precipitazioni, deve essere installato in un luogo aperto e libero da ostacoli.
 
Solitamente è realizzato mediante l'utilizzo di un solo materiale: la plastica. Infatti, si tratta di un materiale economico e facile da lavorare, che consente la realizzazione della forma perfetta per contenere la pioggia. 
Tuttavia, vi sono anche pluviometri digitali, composti in acciaio, o plastica, e alimentati da pile al litio, essi sono ovviamente impermeabili.



 
 
 
 
Fonti: giardino fanatico; il meteo.net; NETATMO. 

giovedì 22 ottobre 2020

STEP 7: Il Mito - The Legend

Deucalione e Pirra - Mito di Deucalione e Pirra 

Il mito che perdura sino ai giorni nostri è il Diluvio universale che si trova dovunque, in quasi tutte le antiche mitologie, anche in popoli geograficamente molto distanti. Alcuni studiosi tuttavia credono che un mito come quello del Diluvio , e non solo, potrebbe essere molto più semplicemente nato dall'idea che le antiche popolazioni potevano avere dell'acqua, pertanto è possibile che l'idea di un'alluvione talmente devastante da costringere gli uomini a ricominciare da zero sia nata nelle diverse culture per diverse esigenze. 
Il mito greco narra che Prometeo aveva un figlio, Deucalione che aveva sposato Pirra, sua cugina, in quanto figlia del fratello di suo padre, Epimèteo. I due giovani sposi si stabilirono aFtia, ai piedi del monte Parnaso, dove cercarono di regnare nel bene e sforzandosi di dare la pace ai proprio sudditi. Gli uomini però, usciti dal mondo primitivo grazie all’illuminazione del fuoco e agli insegnamenti di Prometeo, inziarono a sentirsi al pari degli dèi, trascurando gli obblighi religiosi; i popoli divennero superbi, cattivi e maligni, si armarono gli uni contro gli altri e sulla Terra scoppiarono molte guerre che portarono alla rovina molte città. Zeus allora decise di distruggere il genere umano, sommergendolo sotto le acque col Diluvio Universale. Tutti gli uomini morirono, meno due Pirra e Deucalione, perché Zeus sapeva che egli era l’unico principe onesto, giusto e religioso, e Pirra, l’unica donna savia e virtuosa che esistesse, perciò bisognava salvarli.
 
Fonti: Orsomarso Blue, Deucalione e Pirra, il mito greco del diluvio universale; Meteo Webcam, Mitologia e meteorologia.

lunedì 19 ottobre 2020

Step 6: Simbolo della meteorologia - Symbol meteorology

 

Si può affermare che la nascita delle previsioni del tempo come metodo scientifico avviene nel 1600, con una serie di invenzioni e studi a cura dei maggiori scienziati dell’epoca. L’uomo, sin dalle origini, si è preoccupato di conoscere e comprendere il tempo atmosferico, dapprima per programmare gli spostamenti delle tribù nomadi, poi per organizzare semine e raccolti, successivamente per motivi puramente scientifici. 
Nella cultura romana vi sono diverse iconografie connesse agli dei, in particolare per quanto riguarda Marte, in greco Ares, che secondo la mitologia romana del I secolo a.C., è il dio della guerra e dei duelli. Secondo la mitologia romana più arcaica, era anche il dio del tuono, della pioggia, della natura e della fertilità. Egli è il figlio di Giove e Giunone, è una delle dodici divinità dell’Olimpo. Quasi sempre Marte è raffigurato con indosso l'elmo, la lanciao la spada e lo scudo, raramente con uno scettro,  talvolta è ritratto nudo, altre volte con l'armatura e spesso ha un mantello sulle spalle. A volte è rappresentato con la barbama, nella maggior parte dei casi, è sbarbato. È raffigurato a piedi o su un carro trainato da due cavalli imbizzarriti, ma ha sempre un aspetto combattivo.
 
  



Fonti:crazyideas.it,conoscere antichi strumenti meteorologici; www.docartis.com, mitologia.

giovedì 15 ottobre 2020

Step 5: Principio Fisico del Pluviometro - Physical Principle

Un pluviometro è un recipiente cilindrico, nella cui bocca, disposta orizzontalmente, è sistemato un imbuto raccoglitore.L’acqua si raccoglie sul fondo del pluviometro, quando questo è di dimensioni tali da poter essere agevolmente maneggiato, oppure in un secondo recipiente, più piccolo disposto al suo interno.Lo scopo dell’imbuto è quello di ridurre il più possibile le perdite per evaporazione. A questo scopo il foro, che è coperto da una sottile rete metallica, deve essere il più piccolo possibile.

Il pluviometro deve essere installato a qualche metro di altezza dal suolo, in maniera che la bocca di ingresso sia perfettamente orizzontali, eposizionatodistante da alberi e da pareti verticali che potrebbero avere influenza sulle quantità di acqua raccolta, sia per effetto di spruzzi riflessi, sia per azione protettrice da scrosci inclinati.Una delle principali causa di errore nella misura delle precipitazioniè dovuta all'azione del ventointorno alla bocca del sensore, dal momento che l'aumento della velocità dell'aria e l'insorgenza di vortici nelle immediate vicinanze del pluviometro deviano le traiettorie delle gocce di precipitazione.

Agrarian Sciences: Pluviometria manuale con semplici strumenti totalizzatori

Fonti: Università della Calabria, corso di elementi di statistica idrologica e idrologia - Università degli studi di milano, Analisi delle serie pluviometriche del CentroGeofisico Prealpino di Varese con particolareriferimento alla statistica delle piogge intense.

Step 4: Il pluviometro e la Meteorologia - The pluviometer and meteorology

Meteorologìa - dal greco μετεωρολογία, comp. di (τὰ) μετέωρα «i fenomeni celesti» (v. meteora) e -λογία «-logia» - è la scienza che studia l’atmosfera terrestre e i fenomeni di varia natura che in essa si verificano.

Andrea BaroniLa storia della Meteorologia inizia nell'antica Grecia, con i primi trattati scritti da Arato, Teofrasto e Aristotelem, attorno al 250 a.C.
Successivamente gli Arabi studiarono l'atmosfera, ma sull'esito dei loro studi ci è pervenuto pochissimo, a causa del loro notevole riserbo. Fino al Medioevo gli scritti di Aristotele e dei suoi discepoli furono vera e propria legge.
A partire dal 1500, grazie anche al contributo prima di Leonardo da Vinci, poi di Galilei e poi ancora di Torricelli, comicia veramente a formarsi un pensiero scientifico e a nascere i primi strumenti.

A partire dalla seconda metà del 1700, si cominciano a rilevare quotidianamente dati meterologici e si abbozzano le prime previsioni meteo con i dati rilevati dal barometro, dal termometro e dall'igrometro.

Grazie all'invenzione della radio, nel 1927, venne realizzata la prima radiosonda.
Dopo la Seconda Guerra Mondiale, grazie allo sviluppo tecnologico, la Meteorologia fece enormi progressi: l'avvento dei calcolatori, l'impiego dei radar, la messa in orbita di satelliti (1960) rese possibile, una volta per tutte, di disporre di una mole notevole di dati.

L'avvento di Internet e di siti specializzati, ha reso possibile la nascita di centinaia e centinaia di piccole stazioni meteorologiche anche amatoriali che hanno infittito ulteriormente la rete di rilevamento

 Fonte: enciclopedia Treccani

Step 3: Glossario Pluviometro - Glossary Pluviometer

Il pluviometro è composto dai seguenti elementi: 

Vaso cilindrico - cylindrical vase 
Recipiente la cui funzione è quella di raccogliere l'acqua piovana ed indicare giornalmente la quantità di precipitazione. I pluviometri standard utilizzati dai Servizi Idrografici, hanno un diametro fisso di 36 cm ed un’imboccatura con area di 0,1 metri quadrati. L’apertura della bocca del pluviometro deve avere una certa dimensione perché, se la bocca è troppo piccola, l’errore nel rilevamento del dato aumenta.
 
Scala graduata: 
La scala graduata affianca il recipiente, in modo da visualizzare la quantità di acqua piovana contenuta nel vaso cilindrico. Il dato in Italia viene espresso utilizzando come unità di misura il millimetro. Un millimetro di pioggia corrisponde a un litro di pioggia caduto su un'area di un metro quadrato. L'utilizzo dei millimetri permette di convertire più rapidamente il dato in volume

Asta di sostegno: 
Il pluviometro necessita di un sostegno per mantenere una posizione ortogonale rispetto al terreno, per tali ragioni è necessario l'utilizzo di un'asta di sostegno per rendere il pluviometro stabile.


Fonti: ilmeteo.net, enciclopedia Treccani. 

 

Step 2: Immagine Storica - Historical Pic

Nel 1850, su direttiva di Domenico Ragona, il macchinista della specola Sig. Rosario Caruso costruì un nuovo pluviometro, che iniziò a funzionare nel marzo del 1851. Anche dopo l’acquisto di un pluviometro registratore (oggi disperso) nel 1910, lo strumento di Caruso continuò ad essere usato, fino al 1953.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Fonti: INAF – Osservatorio astronomico di Palermo.