sabato 31 ottobre 2020

Step 11: I Costruttori - Builders

Le case costruttrici di pluviometri e altri strumenti metereologici, più famose, sono le seguenti:
  • Netatmo: è una società francese che produce dispositivi per la casa intelligente. Fondata nel 2011, ha lanciato una varietà di prodotti tra cui varie telecamere di sicurezza, sensori meteorologici personali e un rilevatore di fumo collegato a Internet.
  • La Bresser Corporation: è un produttore tedesco di binocoli, telescopi e microscopi, fondata nel 1957.
  • TFA Dostmann: con una gamma di oltre mille strumenti meteorologici e di misurazione diversi, TFA Dostmann GmbH & Co. KG è una delle aziende leader del settore in Europa. Fondata nel 1964, l’azienda è a conduzione familiare ed è gestita da Axel Dostmann dal 1993.  La sede centrale dell’azienda si trova a Reicholzheim (vicino a Wertheim, Germania) e impiega circa 100 persone. In genere, TFA elabora circa 80.000 ordini all’anno, l’equivalente di 6,5 milioni di vendite di prodotti ai consumatori in 80 paesi diversi.
  • Blomus: le origini dell'odierna azienda risalgono al 1921 in Germania. Questo fu l'anno in cui Karl Scheffer-Klute fondò una società chiamata SKS Sundern. Tra gli anni Sessanta e gli anni Ottanta, SKS-Design ha sviluppato molti diversi prodotti in metallo decorativi e pratici. Poi, tra il 1970 e il 1980, l'azienda ha acquisito un rivale dell'industria del peltro, diventando così leader di mercato nel settore degli articoli in peltro e degli accessori. Nel 1989, SKS è stata divisa in SKS-Metaplast e SKS-Design.

Step 10: I libri - Books

Bibliografia di riferimento:
 
René CARMONA, Indifference Pricing: Theory and Application Princeton University Press, 2009.

Gerard-J. PROULX, Standard Dictionary of Meteorological Sciences: English-French / French-English, McGill-Queen's University Press, 1971. 
 
José Miguel FARINA, Humedales costeros de Chile: Aportes científicos a su gestión sustentable, Ediciones UC, 2012.

Yagmur DERIN and Koray K. YILMAZ, Evaluation of Multiple Satellite-Based Precipitation Products over Complex Topography, in «Journal of Hydrometeorology», Anno 1919, Vol 15.
 
BECCHI, I., “Sulla possibilità di migliorare le misure pluviometriche”. Pubbl. Istituto di Idraulica Università di Genova, 1970.
 
CALDER, I.R. KIDD, A., “Note on the dynamic calibration of Tipping-Bucket gauges”.J. Hydrology, 1978.

MARSALEK, J., “Calibration of the tipping bucket raingage”. J. Hydrology 53, 1981.

MAKSIMIVIC, C. RADOJKOVIC, M. (1986). “Urban Drainage Catchments”. Pergamon Press.

NIEMCZYNOWICZ, J, “The dynamic calibration of tipping-bucket raingauges”. Nordic Hydrol. 17,
1986.

LOMBARDO, F. STAGI, L. (1997).“Dinamic calibration of rain gauges in order to check errors due to hevy rainrates”. Poster in Conference “Water in the Mediterranean” – Istambul Nov.97

DA DEPPO, L., “Sugli errori sistematici dei pluviografi a bilancia”. Convegno sulle metodologie di acquisizione e apparecchiature per la misura delle grandezze idrologiche e marittime, Napoli
1977.

PAGLIARA, S. VITI, “Taratura dinamica di un sensore di precipitazione a vaschette basculanti”. Bollettino Geofisico,
1994. 
 
STAGI, L., “Strumento per la generazione di portata costante”. Quaderni di Laboratorio dell’Istituto dell’Idraulica dell’Università di Genova, 1996.
  

domenica 25 ottobre 2020

Step 9: Gli Inventori - The Inventors

Il pluviometro  nacque, con quasi assoluta certezza, da una intuizione scientifica di Padre Benedetto Castelli a Perugia nel 1631.

Quell'anno era stato particolarmente duro per i contadini umbri a causa della “gran siccità di molti mesi”: non pioveva e il livello del lago Trasimeno si era abbassato. I mulini della zona avevano dovuto bloccare la loro attività, con gravissimi danni per la popolazione rurale. Anche allora si doveva fare i conti con i cambiamenti climatici o, per essere più precisi, con fenomeni meteorologici anomali o estremi, che hanno sempre accompagnato la storia dell’umanità. Gli scienziati di allora, ci testimonia padre Castelli e il suo carteggio con Galileo, non indulgevano però in catastrofismi o nella caccia al colpevole: osservavano e studiavano la natura per vedere come aiutare la popolazione a convivere con questi fenomeni.

Benedetto Castelli, insigne benedettino discepolo, amico fedele e strenuo difensore del Sommo Pisano Galileo, nacque a Brescia nel 1578 ed entrò a diciassette anni nell’Ordine benedettino. Della sua vita nei primi trenta anni non si hanno molte notizie certe. È probabile, ma non sicuro, che passò qualche anno a Firenze accanto a Galileo, prima di insegnare Matematica a Pisa dal 1613 e di essere chiamato da Papa Urbano VIII, dal 1626 alla Sapienza di Roma. 

E' possibile trovare una bibliografia più dettagliata di Benedetto Castelli al seguente sito: https://www.liberliber.it/online/autori/autori-c/benedetto-castelli/.

 
Fonti: blueplanetheart.it; Biblioteca Idraulica Italiana; liberliber.it.
 

Step 8: Materiali - Materials

Il pluviometro è lo strumento utilizzato per misurare la quantità di pioggia caduta. Esso fa parte della dotazione di strumenti principali di una comune stazione meteorologica. Il pluviometro, per poter registrare correttamente il livello delle precipitazioni, deve essere installato in un luogo aperto e libero da ostacoli.
 
Solitamente è realizzato mediante l'utilizzo di un solo materiale: la plastica. Infatti, si tratta di un materiale economico e facile da lavorare, che consente la realizzazione della forma perfetta per contenere la pioggia. 
Tuttavia, vi sono anche pluviometri digitali, composti in acciaio, o plastica, e alimentati da pile al litio, essi sono ovviamente impermeabili.



 
 
 
 
Fonti: giardino fanatico; il meteo.net; NETATMO. 

giovedì 22 ottobre 2020

STEP 7: Il Mito - The Legend

Deucalione e Pirra - Mito di Deucalione e Pirra 

Il mito che perdura sino ai giorni nostri è il Diluvio universale che si trova dovunque, in quasi tutte le antiche mitologie, anche in popoli geograficamente molto distanti. Alcuni studiosi tuttavia credono che un mito come quello del Diluvio , e non solo, potrebbe essere molto più semplicemente nato dall'idea che le antiche popolazioni potevano avere dell'acqua, pertanto è possibile che l'idea di un'alluvione talmente devastante da costringere gli uomini a ricominciare da zero sia nata nelle diverse culture per diverse esigenze. 
Il mito greco narra che Prometeo aveva un figlio, Deucalione che aveva sposato Pirra, sua cugina, in quanto figlia del fratello di suo padre, Epimèteo. I due giovani sposi si stabilirono aFtia, ai piedi del monte Parnaso, dove cercarono di regnare nel bene e sforzandosi di dare la pace ai proprio sudditi. Gli uomini però, usciti dal mondo primitivo grazie all’illuminazione del fuoco e agli insegnamenti di Prometeo, inziarono a sentirsi al pari degli dèi, trascurando gli obblighi religiosi; i popoli divennero superbi, cattivi e maligni, si armarono gli uni contro gli altri e sulla Terra scoppiarono molte guerre che portarono alla rovina molte città. Zeus allora decise di distruggere il genere umano, sommergendolo sotto le acque col Diluvio Universale. Tutti gli uomini morirono, meno due Pirra e Deucalione, perché Zeus sapeva che egli era l’unico principe onesto, giusto e religioso, e Pirra, l’unica donna savia e virtuosa che esistesse, perciò bisognava salvarli.
 
Fonti: Orsomarso Blue, Deucalione e Pirra, il mito greco del diluvio universale; Meteo Webcam, Mitologia e meteorologia.

lunedì 19 ottobre 2020

Step 6: Simbolo della meteorologia - Symbol meteorology

 

Si può affermare che la nascita delle previsioni del tempo come metodo scientifico avviene nel 1600, con una serie di invenzioni e studi a cura dei maggiori scienziati dell’epoca. L’uomo, sin dalle origini, si è preoccupato di conoscere e comprendere il tempo atmosferico, dapprima per programmare gli spostamenti delle tribù nomadi, poi per organizzare semine e raccolti, successivamente per motivi puramente scientifici. 
Nella cultura romana vi sono diverse iconografie connesse agli dei, in particolare per quanto riguarda Marte, in greco Ares, che secondo la mitologia romana del I secolo a.C., è il dio della guerra e dei duelli. Secondo la mitologia romana più arcaica, era anche il dio del tuono, della pioggia, della natura e della fertilità. Egli è il figlio di Giove e Giunone, è una delle dodici divinità dell’Olimpo. Quasi sempre Marte è raffigurato con indosso l'elmo, la lanciao la spada e lo scudo, raramente con uno scettro,  talvolta è ritratto nudo, altre volte con l'armatura e spesso ha un mantello sulle spalle. A volte è rappresentato con la barbama, nella maggior parte dei casi, è sbarbato. È raffigurato a piedi o su un carro trainato da due cavalli imbizzarriti, ma ha sempre un aspetto combattivo.
 
  



Fonti:crazyideas.it,conoscere antichi strumenti meteorologici; www.docartis.com, mitologia.

giovedì 15 ottobre 2020

Step 5: Principio Fisico del Pluviometro - Physical Principle

Un pluviometro è un recipiente cilindrico, nella cui bocca, disposta orizzontalmente, è sistemato un imbuto raccoglitore.L’acqua si raccoglie sul fondo del pluviometro, quando questo è di dimensioni tali da poter essere agevolmente maneggiato, oppure in un secondo recipiente, più piccolo disposto al suo interno.Lo scopo dell’imbuto è quello di ridurre il più possibile le perdite per evaporazione. A questo scopo il foro, che è coperto da una sottile rete metallica, deve essere il più piccolo possibile.

Il pluviometro deve essere installato a qualche metro di altezza dal suolo, in maniera che la bocca di ingresso sia perfettamente orizzontali, eposizionatodistante da alberi e da pareti verticali che potrebbero avere influenza sulle quantità di acqua raccolta, sia per effetto di spruzzi riflessi, sia per azione protettrice da scrosci inclinati.Una delle principali causa di errore nella misura delle precipitazioniè dovuta all'azione del ventointorno alla bocca del sensore, dal momento che l'aumento della velocità dell'aria e l'insorgenza di vortici nelle immediate vicinanze del pluviometro deviano le traiettorie delle gocce di precipitazione.

Agrarian Sciences: Pluviometria manuale con semplici strumenti totalizzatori

Fonti: Università della Calabria, corso di elementi di statistica idrologica e idrologia - Università degli studi di milano, Analisi delle serie pluviometriche del CentroGeofisico Prealpino di Varese con particolareriferimento alla statistica delle piogge intense.

Step 4: Il pluviometro e la Meteorologia - The pluviometer and meteorology

Meteorologìa - dal greco μετεωρολογία, comp. di (τὰ) μετέωρα «i fenomeni celesti» (v. meteora) e -λογία «-logia» - è la scienza che studia l’atmosfera terrestre e i fenomeni di varia natura che in essa si verificano.

Andrea BaroniLa storia della Meteorologia inizia nell'antica Grecia, con i primi trattati scritti da Arato, Teofrasto e Aristotelem, attorno al 250 a.C.
Successivamente gli Arabi studiarono l'atmosfera, ma sull'esito dei loro studi ci è pervenuto pochissimo, a causa del loro notevole riserbo. Fino al Medioevo gli scritti di Aristotele e dei suoi discepoli furono vera e propria legge.
A partire dal 1500, grazie anche al contributo prima di Leonardo da Vinci, poi di Galilei e poi ancora di Torricelli, comicia veramente a formarsi un pensiero scientifico e a nascere i primi strumenti.

A partire dalla seconda metà del 1700, si cominciano a rilevare quotidianamente dati meterologici e si abbozzano le prime previsioni meteo con i dati rilevati dal barometro, dal termometro e dall'igrometro.

Grazie all'invenzione della radio, nel 1927, venne realizzata la prima radiosonda.
Dopo la Seconda Guerra Mondiale, grazie allo sviluppo tecnologico, la Meteorologia fece enormi progressi: l'avvento dei calcolatori, l'impiego dei radar, la messa in orbita di satelliti (1960) rese possibile, una volta per tutte, di disporre di una mole notevole di dati.

L'avvento di Internet e di siti specializzati, ha reso possibile la nascita di centinaia e centinaia di piccole stazioni meteorologiche anche amatoriali che hanno infittito ulteriormente la rete di rilevamento

 Fonte: enciclopedia Treccani

Step 3: Glossario Pluviometro - Glossary Pluviometer

Il pluviometro è composto dai seguenti elementi: 

Vaso cilindrico - cylindrical vase 
Recipiente la cui funzione è quella di raccogliere l'acqua piovana ed indicare giornalmente la quantità di precipitazione. I pluviometri standard utilizzati dai Servizi Idrografici, hanno un diametro fisso di 36 cm ed un’imboccatura con area di 0,1 metri quadrati. L’apertura della bocca del pluviometro deve avere una certa dimensione perché, se la bocca è troppo piccola, l’errore nel rilevamento del dato aumenta.
 
Scala graduata: 
La scala graduata affianca il recipiente, in modo da visualizzare la quantità di acqua piovana contenuta nel vaso cilindrico. Il dato in Italia viene espresso utilizzando come unità di misura il millimetro. Un millimetro di pioggia corrisponde a un litro di pioggia caduto su un'area di un metro quadrato. L'utilizzo dei millimetri permette di convertire più rapidamente il dato in volume

Asta di sostegno: 
Il pluviometro necessita di un sostegno per mantenere una posizione ortogonale rispetto al terreno, per tali ragioni è necessario l'utilizzo di un'asta di sostegno per rendere il pluviometro stabile.


Fonti: ilmeteo.net, enciclopedia Treccani. 

 

Step 2: Immagine Storica - Historical Pic

Nel 1850, su direttiva di Domenico Ragona, il macchinista della specola Sig. Rosario Caruso costruì un nuovo pluviometro, che iniziò a funzionare nel marzo del 1851. Anche dopo l’acquisto di un pluviometro registratore (oggi disperso) nel 1910, lo strumento di Caruso continuò ad essere usato, fino al 1953.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Fonti: INAF – Osservatorio astronomico di Palermo.

domenica 11 ottobre 2020

Step 1: Definizione Pluviometro - Pluviometer Description

Particolare del pluviometro installato sul tetto del Museo Craveri di Bra (CN)
Pluviòmetro - pluviometer, pluviómetro, pluviômetro, pluviomètre, regnmåler - sostantivo maschile, parola composta derivante dal lativo pluvia (pioggia) e metron (misura). 
 
Il pluviometro, detto anche ietometro, è uno strumento utilizzato in meteorologia per misurare l’altezza della precipitazione atmosferica. 
 
Tale stumento è essenzialmente formato da un imbuto, chiamato anche collettore o ricevitore, la cui apertura delimita la superficie attraversata dalla precipitazione, ossia la sezione pluviometrica, e da un recipiente, detto raccoglitore
Infine, l’altezza della precipitazione è determinata misurando il volume dell’acqua raccolta e dividendo quest'ultimo valore per l’area della sezione del recipiente.
 
Fonti: Enciclopedia Treccani, Arpa Piemonte.